Per i giornalisti arriva il pericolo “tecnostress”

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In una professione caratterizzata da elevate richieste cognitive ed emotive, scadenze serrate e aggiornamenti costanti, i giornalisti affrontano notevoli fattori di stress che possono compromettere il loro benessere mentale e fisico.

Con la trasformazione digitale, il ritmo della produzione delle notizie è aumentato, spesso privilegiando la velocità rispetto alla profondità dei contenuti, causando fenomeni di “tecnostress” legati alle notifiche incessanti e al sovraccarico informativo. L’integrazione dell’intelligenza artificiale (IA) nelle redazioni introduce ulteriori sfide, suscitando preoccupazioni sulla sicurezza del lavoro e sulla necessità di un continuo aggiornamento delle competenze per rimanere competitivi.

Breaking news” (“Ultime notizie”), l’indagine promossa dall’Osservatorio salute e sicurezza sul lavoro di Casagit Salute, sviluppata in collaborazione con il Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi (Cnop) e i ricercatori dell’Università di Bologna, indaga i rischi psicosociali e i cambiamenti organizzativi che influenzano i giornalisti in Italia.

La ricerca, basata su un approccio a metodi misti, ha incluso focus group, interviste e un sondaggio online, raccogliendo dati da 1.910 partecipanti impiegati principalmente nei settori della stampa, della televisione, del web e della radio. I risultati hanno identificato fattori di stress chiave, come l’elevato carico cognitivo, la riduzione dell’organico e la percezione di un calo della qualità del lavoro dovuto alla competizione con i media online. Inoltre, sono emersi livelli significativi di stress fisico ed emotivo, un indebolimento della coesione tra i team e difficoltà nel mantenere un equilibrio tra vita professionale e privata.

Lo studio raccomanda di potenziare il supporto psicosociale e di promuovere un ambiente di lavoro collaborativo per ridurre lo stress. Sottolinea l’importanza della formazione continua, in particolare nell’ambito delle competenze digitali, per adattarsi alle nuove esigenze del settore. Vengono inoltre valutate possibili policy flessibili e servizi di supporto psicologico per aiutare i giornalisti a gestire efficacemente lo stress. Riconoscere il valore del lavoro giornalistico attraverso incentivi economici è ritenuto essenziale per sostenere la motivazione e la soddisfazione professionale.

In conclusione, affrontare i rischi psicosociali nel giornalismo è fondamentale per promuovere una professione più sana e sostenibile, soprattutto considerando il suo ruolo cruciale nella società. L’implementazione di strategie di supporto e sviluppo complete può contribuire a creare un ambiente di lavoro equilibrato, che valorizzi sia l’efficacia professionale che il benessere individuale.

La ricerca sarà discussa durante i lavori del ventiduesimo Congresso europeo di Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni in programma dal 21 al 24 maggio 2025 a Praga.