Inpgi. Più welfare ai redditi bassi

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Un intervento di welfare integrativo a sostegno dei giornalisti con redditi bassi che
consenta di fruire appieno dell’assistenza offerta da Casagit Salute. Lo ha deliberato,nei giorni scorsi, il Fondo di perequazione dei giornalisti italiani istituito dalla Fnsi
presso la Fondazione Casagit.

Le misure riguarderanno sia i colleghi pensionati, sia i lavoratori contrattualizzati, professionisti e pubblicisti, e avranno effetto nel 2026.

In particolare, in favore dei giornalisti pensionati ‘ex Inpgi’ e Inpgi con reddito inferiore a
44.743 è stato prorogato il regime che prevede l’azzeramento del minimale, consentendo
così a 1.294 colleghi con trattamenti lordi di pensione bassi di non versare anche per
l’anno contributivo 2025 alcuna integrazione economica per raggiungere il minimale
contributivo che – nel caso fosse stato reintrodotto – sarebbe stato pari a 1.566 euro
annui.

Inoltre, per i pensionati ‘ex Inpgi’ con reddito inferiore a 22.641 euro, anche per il 2025
saranno mantenute sia la fascia di esenzione (prevista per chi percepisce una pensione
annua inferiore a 12mila euro), sia la fascia di riduzione (il 2,2 per cento di contribuzione
calcolata sul trattamento lordo di pensione annuo compreso tra 12.000 e 22.641 euro).

Ricordiamo che per pensionati ‘ex Inpgi’ si intendono i soci Casagit che al 30 giugno
2022 percepivano un trattamento pensionistico dalla gestione principale Inpgi e coloro
che, dopo quella data, sono diventati pensionati avendo avuto almeno un mese di
copertura Casagit in forza del contratto Fnsi-Fieg e ai quali si applica l’accordo
interpretativo sull’articolo 21 del contratto nazionale di lavoro.

Infine, con l’intervento del Fondo di perequazione di Fnsi, saranno azzerate le quote 2025
relative al raggiungimento del livello minimo di contribuzione Casagit. Questo beneficio
riguarderà 496 soci giornalisti contrattualizzati, professionisti e pubblicisti, con contributo
contrattuale inferiore a 1.044 euro