Enpav vara la Borsa Lavoro Giovani. Mancuso “Nuova logica di welfare”

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La previdenza non può essere slegata dal lavoro: per questo la mission assistenziale di Enpav costituisce una leva importante, ma assistenza non è sinonimo di assistenzialismo. La Cassa dei veterinari – sottolinea il Presidente Gianni Mancuso –  piuttosto, la intende come strumento di creazione e sviluppo di lavoro”.

L’intento dell’Ente è promuovere strumenti di welfare attivo – spiega Mancuso –  non solo assistenze in senso tradizionale, ovvero sostegni meramente finanziari nel momento del bisogno, ma anche incentivi all’avvio della professione e alla costruzione della propria previdenza.”

Per il 2018 lo stanziamento destinato alle diverse forme di prestazioni assistenziali è stato elevato a 950.000 Euro, con un incremento del 5% rispetto al 2017.

Nell’ottica dello sviluppo di strumenti di welfare attivo, l’Ente ha perfezionato due nuovi interventi, che si affiancano a quelli già esistenti (prestiti agli iscritti, contributi di genitorialità, indennità di non autosufficienza, sussidio di maternità) :

  • La Borsa Lavoro Assistenziale, che si configura come un’esperienza lavorativa/formativa presso una struttura pubblica o privata (preferibilmente, ma non necessariamente, veterinaria) i cui destinatari sono i pensionati d’invalidità Enpav che presentino la regolarità contributiva, versino in condizioni di disagio economico-sociale e che, al momento della domanda, non siano inseriti in altri progetti di analoga natura, con assistenza economica correlata.

L’intero costo del periodo è a carico dell’Enpav, che eroga all’assistito 400 Euro mensili, per un progetto di durata complessiva tra i 4 e i 6 mesi.

Il primo bando relativo alla BLSA è in via di perfezionamento e sta per essere emanato.

A più di un anno dall’approvazione da parte dell’Assemblea dei Delegati Provinciali, i Ministeri vigilanti hanno definitivamente approvato la “Borsa Lavoro Giovani”, un nuovo servizio a favore dei Medici Veterinari con meno di 32 anni.

I giovani colleghi avranno la possibilità di essere inseriti, attraverso un piano formativo, presso una struttura veterinaria qualificata o affiancare professionisti esperti nel settore degli animali da reddito e dell’ippiatria.

I vincitori potranno scegliere, dall’elenco che l’Enpav sta costituendo, una struttura sul territorio nazionale dove passare 6 mesi di prima esperienza, ricevendo dalla Cassa un contributo mensile di 500 Euro.

La Borsa lavoro giovani– conferma Mancuso – è uno strumento cui attribuisco estrema rilevanza perché promuove una nuova logica di Welfare attivo dell’Enpav, premiando il lavoro e la professione. L’obiettivo del sussidio è quello di favorire l’inserimento nella professione di giovani e meritevoli laureati in medicina veterinaria. Questo nuovo strumento vuole costituire una leva per la cultura del lavoro, promuovendo esperienze formanti in strutture qualificate, del merito, premiando i giovani con un ottimo curriculum di studi, ma anche della previdenza, permettendo ai giovani veterinari di inserirsi presto nel mondo del lavoro ed iniziare a costruire il proprio futuro previdenziale”.

“Abbiamo scelto di investire sulla qualità dell’esperienza formativa e lavorativa. Valuteremo come elementi distintivi delle strutture ospitanti la dotazione organica di almeno tre professionisti – conclude il Presidente dell’Enpav – la possibilità di offrire un’ampia casistica clinica che spazi nelle varie branche specialistiche, nonché la disponibilità del ricovero per i pazienti e l’operatività H24”.