Costa, Enasarco “Siamo solidi, scommettiamo sul sistema Paese”

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“Abbiamo scommesso sul sistema Paese perché non siamo spettatori che dal molo guardano passare la nave Italia, ma siamo parte dell’equipaggio”, così Gianroberto Costa, presidente di Fondazione Enasarco (Cassa di previdenza per gli agenti e i rappresentanti di commercio), nella lunga intervista pubblicata su QN Economia e Lavoro, che riportiamo integralmente.

Il Consiglio ha deliberato l’acquisto di 100 milioni di euro in BTP, aumentabili fino a 200 milioni. Ma con qualche resistenza all’interno della Fondazione. 

Essere al servizio dei propri iscritti comporta, per una Cassa previdenziale, agire in favore degli stessi anche con il sostegno al Paese: se l’economia va a fondo, perdiamo anche noi. Serve la responsabilità di tutti per sostenere l’Italia. Chi non lo comprende è legato a logiche del passato che guardano solo agli interessi di parte. 

Vanno in questa direzione anche gli investimenti in economia reale?

Investire in economia reale vuol dire contribuire alla crescita del Paese in cui i consumi flettono. Stiamo scommettendo sulle piccole e medie imprese che hanno possibilità di diventare protagoniste del mercato e che garantiscono congrui ritorni sull’investimento per i nostri iscritti, ai quali la Fondazione deve garantire la copertura pensionistica per 50 anni: tra fondi di Private Equity, Private Debt ed Infrastrutture, il nostro investimento in economia reale, a regime, arriva a superare i 280 milioni di euro.

Ha più volte dichiarato che Enasarco sta attraversando la più rilevante fase di modernizzazione dalla sua nascita. Perché questa visione non viene compresa?

Il mondo che si gioca sulla conservazione è perdente: il cambiamento va compreso e cavalcato. La gran parte della governance della Fondazione, dalla sua elezione ad oggi, si è impegnata perché la trasparenza nella guida dell’Ente sia il principio basilare e inderogabile. La visione strategica e di prospettiva che l’Amministrazione deve avere non può rispondere a logiche dettate da poteri finanziari che per anni hanno saccheggiato il mercato e tentato più volte di condizionare e impossessarsi dell’Ente. 

Secondo alcuni, però, la sostenibilità della Fondazione sarebbe a rischio a partire dal 2021.

Si tratta di voci infondate, non supportate da alcuna evidenza tecnico-contabile: Enasarco è una Cassa solida. Allo stato attuale i contributi previdenziali, al netto delle prestazioni erogate di pari natura, presentano un saldo attivo pari a circa 40 milioni di euro, mentre il saldo assistenza evidenzia un +140 milioni di euro circa; e non emergono elementi significativi di senso negativo al 2021 neppure dagli studi attuariali in corso.

È preoccupato dei risvolti negativi di queste voci?

Gli allarmismi infondati, prima ancora di minare l’attuale governance come si vorrebbe, provocano reazioni importanti innanzitutto nei confronti degli agenti e rappresentanti di commercio e nei consulenti finanziari, presenti e futuri. Far credere che non ci siano certezze non solo allontana gli attuali contribuenti, ma non incoraggia le nuove leve ad intraprendere l’attività di agenzia ed intermediazione. Questo è ancor più grave se a provocarlo sono le stesse Associazioni di categoria che dovrebbero tutelare i lavoratori.