Enpab, la femminilizzazione guarda al futuro

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La Presidente dell’Ente di previdenza dei biologi, Tiziana Stallone, durante il suo intervento alla presentazione del rapporto Censis sull’avvocatura ha sottolineato che l’ente dei biologi vede protagoniste le donne non solo in quanto iscritte ma anche ai vertici dell’organizzazione. Per questo il “lavoro” della Presidente non dimentica mai la particolarità della propria platea e da quì la necessità di sostenere un welfare di genere.

Un welfare che per la Presidente passa anche attraverso il sostegno alla professione e alla visibilità, parola che ritroviamo anche nell’ultimo progetto nato in Ca(s)sa Enpab,  Hashtag #Natibiologi perchè “L’incremento del reddito  rappresenta il riflesso imprescindibile per un aumento delle prestazioni previdenziali future”.

“Tanti biologi, alcuni dei quali prestati in questi mesi alla ‘causa covid’, hanno combattuto l’epidemia in prima linea lavorando incessantemente con spirito di sacrificio, turni massacranti, stress dovuto al timore di contrarre l’infezione e di trasmetterla ai propri familiari, preoccupazione per i cambiamenti nelle pratiche e procedure di lavoro, fatica fisica legata all’utilizzo dei dispositivi di protezione.”

L’idea #NatiBiologi, ha preso l’avvio tramite una call social, che ha permesso di interpellare tutti i Biologi che si sono sentiti investiti professionalmente ed umanamente da questa pandemia e che hanno voluto raccontare la loro esperienza di Biologi ‘in prima linea’ nella lotta al Coronavirus, lotta che spesso si è trasformata anche in occasione di crescita professionale coinvolgendo tutta la categoria.

Poi c’è l’ultima convenzione messa in campo dall’Enpab ed è con l’Accademia dei Meccanismi Molecolari nata per iniziativa del Consiglio Nazionale delle Ricerche e dedicata alla formazione e al costante aggiornamento di professionalità che operano nell’ambito della salute umana, focalizzandosi sui processi molecolari in un ampio raggio di azione.

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