Italia Oggi annuncia lettera AdEPP ai Ministeri vigilanti

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di Simona D’Alessio

Una lettera ai ministeri (vigilanti) del Lavoro e dell’Economia per affrontare il «nodo» del «niet» della Ragioneria generale dello Stato ai rimborsi di quanto versato all’Erario, nel quadro della «spending review»: è quella che ha scritto l’Adepp (l’Associazione degli Enti previdenziali privati), a una manciata di giorni dalla comunicazione con cui via XX settembre ha rigettato l’iscrizione tra i crediti di Cassa forense di oltre un milione di euro. È stato lo stesso presidente dell’Associazione e dell’Enpam (medici e odontoiatri) Alberto Oliveti a darne notizia ieri mattina, intervenendo alla presentazione del Bilancio sociale e del Rapporto Censis sull’avvocatura nella sede dell’Istituto pensionistico degli avvocati, a Roma: «La questione va risolta, e pensiamo che un confronto con i dicasteri», anche considerato l’insediamento di un nuovo governo, «sia necessario», ha affermato, precisando di ritenere che la sentenza della Corte costituzionale che ha sancito l’illegittimità del prelievo (7/2017) «non valga soltanto per il soggetto ricorrente», ossia la Cassa dottori commercialisti, bensì «per tutti gli Enti», al contrario di quanto sostenuto dalla Ragioneria (la vicenda è stata sollevata da ItaliaOggi lo scorso 3 marzo).

Nel complesso, l’Ente guidato da Oliveti, quello dei «camici bianchi», ha rinunciato a «15 milioni», tagliando le proprie spese interne, dunque si guarda con grande attenzione all’ipotesi della convocazione di un tavolo istituzionale già auspicato, nei giorni passati, dal presidente della Cassa forense Nunzio Luciano, per tentare di spiegare agli interlocutori ministeriali le proprie posizioni. Quel che appare lampante è che per l’avvocatura, come per le altre categorie di lavoratori autonomi ordinistici, le misure assistenziali ricevute (dal «bonus» pubblico da 600/1.000 euro ai contributi per lo svolgimento dell’attività di studio) costituiscono un «ammortizzatore professionale» di «peso» rilevante.

Ne è convinta la numero uno dell’Enpab (biologi) Tiziana Stallone che, capitando un Ente in cui oltre 7 iscritti su 10 son di sesso femminile, ha detto che occorre stimolare sempre più un «welfare di genere», affinché le professioniste possano esser sostenute. Ed esprimere con minori affanni «il loro potenziale».