Giovannini “Il Pnrr ci impone un cambiamento profondo”

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“E’ come se fossero già qui, perché con il Fondo complementare siamo pronti a destinare alcuni miliardi all’acquisto di autobus ecologici, di nuovi treni regionali e all’elettrificazione dei porti” così il Ministro delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini riferendosi ai 25 miliardi dei fondi del Pnrr che dovrebbero arrivare ad inizio agosto.

Visti i limiti stringenti per realizzare le opere e il ruolo cruciale nell’attuazione del Pnrr, “non abbiamo certo aspettato la decisione finale di Bruxelles, ma abbiamo bruciato i tempi sfruttando le sinergie e le possibili integrazioni tra risorse europee e il Fondo complementare” ha sottolineato Giovannini in un’intervista rilasciata a Il Messaggero, e aggiunge “dopo aver inviato il piano a Bruxelles, abbiamo cominciato a prepararne l’attuazione, scommettendo su un parere favorevole. E ora, dopo l’imprimatur ufficiale, andiamo veloci, consapevoli della sfida che abbiamo di fronte. Spendere bene tutte le risorse nei 5 anni previsti da Bruxelles è il nostro obiettivo”.

“La prossima settimana incontreremo le Regioni per la distribuzione di circa 6 miliardi”.

D’altronde il Ministro al Festival di Rimini aveva già sottolineato “Il cambiamento che il Pnrr sta imponendo al nostro Paese è un cambiamento profondo. In primo luogo del modo di fare programmazione in Italia, anzi. Finalmente il Pnrr e il Next Generation Eu hanno consentito all’Italia di riscoprire come si fa a fare programmazione, qualcosa che da tanto tempo il nostro Paese non faceva”.

“Certe Regioni, certi Comuni, se non adotteranno lo stesso schema mentale ma anche operativo del Pnrr – aveva detto Giovannini – rischiano di fare scelte in contrasto con quelle del Pnrr e questo non solo non sarebbe accettato dall’Unione europea, ma non ci consentirebbe di fare quella trasformazione per realizzare un futuro più sostenibile, più equo, più resiliente come dice lo stesso Next Generation Eu”.