Osservatorio su Sicurezza sul lavoro. Fuori le professioni tecniche

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“Dispiace apprendere che le professioni tecniche siano rimaste escluse dalla rappresentanza nell’Osservatorio Nazionale per la Sicurezza nei Cantieri”, così il presidente della Fondazione Inarcassa, Franco Fietta, in riferimento all’accordo siglato tra il ministero infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, i sindacati edili e le principali stazioni appaltanti pubbliche che ha dato il via all’Osservatorio Nazionale sulla Sicurezza nei Cantieri.

“Il ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili – spiega Fietta – si è fatto promotore di una iniziativa lodevole, fondamentale in questa fase delicata per il nostro paese alle prese con il rilancio dell’economica attraverso i programmi e i progetti del Pnrr e del Fondo complementare. È fondamentale tenere i riflettori accesi sul tema della sicurezza nei cantieri e bene ha fatto il ministero a impegnarsi con questo nuovo strumento per promuovere il tema della qualità del lavoro e la sicurezza in tutte le opere pubbliche. Per questo lamentiamo la mancata rappresentanza nell’Osservatorio nazionale delle professioni tecniche, che non sia stata prevista, cioè, la rappresentanza di chi vive in cantiere questi problemi, in quanto responsabili in pieno come professionisti della sicurezza”.

“Sul tema della sicurezza nei cantieri deve esserci la massima sinergia tra tutti gli attori che operano in prima linea – denuncia il Presidente della Fondazione – I dati recentemente resi noti dall’Inail non devono trarci in inganno. Come spiega l’Istituto nell’ultimo periodico statistico ‘Dati Inail’, la chiusura dei cantieri nel 2020 a causa della pandemia da Covid-19 ha determinato un drastico calo degli infortuni sul lavoro. Purtroppo, già a partire dal 2021, la ripresa del settore edile come conseguenza dei progetti funzionali al Pnrr e il potenziamento dei bonus fiscali legati all’edilizia, determinerà un probabile incremento del fenomeno infortunistico”.

“Fondazione Inarcassa – conclude Fietta –  che tutela le istanze di circa 170mila architetti e ingegneri liberi professionisti, spesso impegnati quotidianamente nei lavori di cantiere, ad esempio come coordinatori della sicurezza, è da sempre attenta al tema della sicurezza sui luoghi di lavoro. Ribadiamo, dunque, la disponibilità a mettere in campo le competenze e la professionalità maturate dagli architetti e ingegneri liberi professionisti sul campo in relazione alle numerose iniziative promosse dal Ministero sui temi della sicurezza e degli appalti”.