Cinque sono i fattori fisici (comfort termico, rumore, illuminazione, ergonomia, materiali da costruzione), che influiscono sulla nostra salute. L’ambiente interno influisce enormemente sulla qualità della nostra vita quotidiana.
Le persone trascorrono una parte significativa del loro tempo in casa e nei luoghi di lavoro e sono molti i fattori che influenzano la salute e il benessere dei dipendenti, degli studenti, degli occupanti degli edifici. Un nuovo studio mira a identificare i problemi edilizi e architettonici dell’ambiente esaminando i sintomi della sindrome dell’edificio malato e classificando i parametri che condizionano la salute, l’apprendimento e la produttività delle persone. Concorrono in modo significativo al benessere l’umidità e le muffe, il rumore, l’illuminazione,l’ ergonomia, e i materiali da costruzione. E’ stato inoltre riscontrato, che gli edifici performanti sono causa di asma in molti individui. Il miglioramento della qualità ambientale interna (IEQ) dovrebbe diventare una priorità nel settore immobiliare e in ogni progettazione per garantire il comfort e il benessere degli occupanti.
La sfida è quella di garantire una formazione puntuale e approfondita, sviluppare le competenze e la manodopera per far monitorare gli ambienti indoor , controllare e ottimizzare gli edifici.
La ricerca è stata condotta nell’estate del 2021. La popolazione statistica comprendeva 52 dipendenti scelti casualmente, le cui verifiche sono state estese nelle loro abitazioni. I dati richiesti sono stati raccolti attraverso un questionario e analizzati utilizzando statistiche descrittive (frequenza, percentuale, media e deviazione standard) e test di Friedman dal software SPSS-25.
Dopo la permanenza all’interno dei luoghi chiusi sono stati riscontrati sintomi di affaticamento (4,47), dolore muscolare (5,47), mal di testa (5,87), stress elevato (6,14) e scarsa concentrazione (7,45). Alcuni dei parametri definiti per ciascuno dei fattori, tra cui sovraffollamento e la di privacy del linguaggio (78,12%), il rumore della conversazione delle persone (62,93%), temperatura sul posto di lavoro impropria in inverno (58,59%) ed estate (49,91%), posizionamento inappropriato degli usi e l’allocazione di spazi inadeguati per persone e attrezzature (49,91%) hanno svolto il ruolo più significativo.
I risultati hanno indicato che la progettazione inadeguata, che non tenga conto della salute delle persone in relazione all’ambiente e l’inosservanza dei principi igienico-sanitari ed ergonomici a seguito di ristrutturazioni scatenano sintomi importanti nelle persone, con costi sanitari considerevoli