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Italiani pronti a ridurre i consumi ma non per il clima

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Gli italiani sono disposti a ridurre i consumi energetici ma per motivi economici e non per attenzione del clima, a sostenerlo l’indagine da Eurobarometro. Una realtà che, questa volta, non è solo tipica del nostro Paese ma di tutti gli Stati membri tutti concordi che il caro-energia è ai primi postid ei loro pensieri e preoccupazioni.

Dall’altro, Eurobarometro certifica anche che l’88% dei cittadini dell’UE sostiene la transizione ecologica anche se solo il 46% degli europei è attualmente fiducioso che entro il 2050 energia, prodotti e servizi sostenibili saranno alla portata di tutti, comprese le persone più povere.

In relazione alla transizione verde, il sondaggio Eurobarometro mette in luce alcuni aspetti importanti: metà degli europei (50%) concorda sul fatto che l’UE sta facendo abbastanza per garantire che la transizione verde sia equa, il 50% lo dice anche riguardo alle proprie autorità pubbliche regionali, cittadine o locali, il 47% sul proprio governo nazionale e il 43% concorda che il settore aziendale sta facendo abbastanza.

Il 77% degli europei sente la responsabilità personale di agire per limitare i cambiamenti climatici e oltre la metà (53%) è fiduciosa di poter utilizzare meno energia di quanto non faccia ora. Più della metà (57%) degli europei pensa che le politiche climatiche creeranno più nuovi posti di lavoro di quanti ne rimuoveranno e il 61% pensa che questi posti di lavoro saranno di buona qualità.

E per ritonare al bel Paese, di fronte al caro-energia c’è una maggioranza di italiani pronta a fare sacrifici, modificare le proprio abitudini e “convinta” che si possa ricorrere di meno a riscaldamento e illuminazione domestici. Sette persone su dieci (69 per cento) si dichiarano sicure che il Paese offrirà un buon esempio in termini di meno consumi, ma per ragioni squisitamente o principalmente economiche.

E c’è di più. Gli italiani intervistati sono pronti a rivedere i propri stili di vita ma allo stesso il 51% ritiene che i sacrifici maggiori dovrebebro essere fatti dai più ricchi.

In sostanza,  è vero che la maggior parte degli europei dichiara di essere pronto a fare la propria parte per un’Europa più sostenibile, ma di fronte al caro bollette il clima passa in secondo piano. Alla domanda sulla volontà di pagare un conto energetico più salato per ragioni climatico-ambientali risponde “no” il 73% degli intervistati.