Intelligenza artificiale, Metaverso, realtà virtuale, realtà aumentata, Blockchain, Web 3.0 sono soltanto alcuni esempi delle nuove tecnologie online che stanno prendendo sempre più forma nell’ultimo periodo. Non meno importante è l’ultima frontiera dell’intelligenza artificiale, la cosiddetta ChatGPT, che in poco tempo è riuscita a conquistare l’attenzione di numerosi utenti ed esperti grazie alla sua rivoluzionaria tecnologia.
Il sondaggio internazionale Ipsos -condotto in 20 Paesi- però rivela una diminuzione della fiducia degli utenti in Internet di 11 punti rispetto al 2019 e una preoccupazione elevata per la tutela della propria privacy online. Inoltre, quasi la metà degli intervistati sostiene che regolamentare lo sviluppo e l’uso dell’intelligenza artificiale migliorerebbe la fiducia in Internet.
Intelligenza Artificiale (AI) e fiducia in Internet
La ricerca Ipsos condotta in collaborazione con l’Osservatorio Metaverso rivela che termini quali “realtà virtuale” e “intelligenza artificiale” sono familiari alla maggioranza degli italiani. In particolare, il 52% afferma di essere a conoscenza di un po’ di cose relative all’intelligenza artificiale e l’11% di saperne molto sul tema. Al contrario, soltanto il 6% dichiara di non possedere alcuna conoscenza in merito e un terzo (31%) di averne sentito semplicemente parlare.
Inoltre, dai risultati provenienti dall’ultimo sondaggio internazionale di Ipsos emerge come poco meno della metà degli intervistati (49%) ritiene che, in particolar modo, regolamentare lo sviluppo e l’uso dell’intelligenza artificiale migliorerebbe la fiducia in Internet.
Internet e privacy online: quanto si fidano gli utenti?
Il sondaggio Ipsos rivela che, complessivamente, la fiducia in Internet è diminuita di 11 punti rispetto al 2019, passando al 63%. La maggior parte dei Paesi esaminati ha registrato un calo, ma il più consistente e rilevante si nota in Polonia dove assistiamo a un calo di ben 26 punti (50%).
Il 50% degli utenti ritiene che la sicurezza online sia adeguata, ma il 79% esprime preoccupazione per la protezione della propria privacy online – dato invariato rispetto al 2019 (78%). In generale, più della metà degli intervistati (57%) ritiene che Internet sia governato in modo efficace, ma in alcuni Paesi esaminati – come Grand Bretagna (45%), Stati Uniti (45%), Francia (41%) e Israele (34%) – si registrano percentuali al di sotto del 50%.
Fiducia in Internet: le azioni sostenute dagli utenti per migliorarla
Tra le preoccupazioni relative alla privacy e il rapido declino della fiducia a livello mondiale, gli utenti di Internet chiedono nuove normative per rafforzare efficacemente la protezione della propria privacy online e avere un maggior controllo sul modo in cui i propri dati personali vengono raccolti e utilizzati.
Secondo i nostri intervistati, alcune delle politiche governative sostenute più efficaci per migliorare la fiducia in Internet dovrebbero includere:
- Protezione della privacy e dei dati personali (65%).
- Politiche di sicurezza informatica per gli utenti di Internet (64%).
- Definizione di standard che descrivono in dettaglio come le aziende raccolgono (62%) e utilizzano (63%) i dati degli utenti raccolti online.
- Istituzione di politiche che consentano agli utenti di controllare meglio i propri dati (61%).