Cdc e regolamento elezioni. Maggiore l’equilibrio di genere

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“Come ente di previdenza e assistenza, abbiamo lavorato in questi anni per garantire un sistema inclusivo” così il presidente della Cassa dei dottori commercialisti Stefano Distilli che sottolinea. “Per questo riteniamo che, oltre agli investimenti in welfare strategico indirizzati in particolare a supporto della componente femminile, è necessario costruire le basi di un sistema di governance in cui sia incentivata l’equa rappresentanza tra gli iscritti nel processo elettorale”.

Già una realtà per la Cassa visto che, nei mesi scorsi, ha ottenuto da parte dei Ministeri Vigilanti, del Lavoro e dell’Economia e Finanze, l’approvazione della modifica del regolamento elettorale finalizzata a incentivare un maggiore equilibrio di genere nella candidatura alla carica di componente dell’assemblea dei delegati, del consiglio di amministrazione e del collegio dei sindaci, nel rispetto dei principi contenuti negli articoli 3 e 51 della Costituzione.

Il nuovo regolamento prevede che, laddove sia possibile esprimere più di una preferenza, i voti dovranno essere proporzionalmente ripartiti tra un genere e l’altro nella misura di almeno un terzo (arrotondato per eccesso all’unità) e due terzi (arrotondato per difetto). Oltre la soglia dei due terzi dei voti esprimibili sarà possibile scegliere solo candidati di sesso differente se candidati, pena l’annullamento della scheda.