Riforma dell’UE: Chiesti Cambiamenti per una Maggiore Efficienza e Partecipazione Cittadina

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Dopo la Conferenza sul futuro dell’Europa e in un contesto di crisi e sfide senza precedenti, i deputati presentano le loro proposte per cambiare l’UE.

Le modifiche puntano a dare più voce ai cittadini e creare un’Unione più efficace. Il processo legislativo dev’essere rivisto per rimanere al passo con le sfide moderne. Le proposte riguardano tutti i settori politici e mirano ad ampliare la cooperazione a livello dell’UE.

Il Parlamento chiede riforme che rafforzino la capacità dell’UE di agire e diano più voce ai cittadini. Tra le proposte presentate figurano: i. un sistema più bicamerale per evitare situazioni di stallo, attraverso un maggiore ricorso al voto a maggioranza qualificata e alla procedura legislativa ordinaria; ii. il riconoscimento al Parlamento di un pieno diritto di iniziativa legislativa e del ruolo di colegislatore per il bilancio a lungo termine; iii. una revisione delle norme sulla composizione della Commissione (rinominata “esecutivo europeo”). Tra queste, anche modifiche che riguardano la figura di Presidente della Commissione, che riceverà la nomina del Parlamento e l’approvazione del Consiglio (contrariamente a quanto avviene oggi) e potrà scegliere i propri Commissari in base alle preferenze politiche, tenendo conto dell’equilibrio geografico e demografico, e la possibilità di presentare una mozione di censura sui singoli Commissari; iv. la pubblicazione delle posizioni degli Stati membri dell’UE su questioni legislative, per garantire una maggiore trasparenza in seno al Consiglio; v. la creazione di meccanismi di partecipazione adeguati e il rafforzamento del ruolo dei partiti politici europei, per dare più voce ai cittadini; vi. una maggiore cooperazione a livello dell’UE.

I deputati chiedono maggiori competenze dell’UE in materia di ambiente. Inoltre, propongono di rendere le competenze nei seguenti settori (attualmente di competenza esclusiva degli Stati membri) di competenza condivisa: salute pubblica (in particolare le minacce per la salute a carattere transfrontaliero, compresa la salute sessuale, riproduttiva e i relativi diritti), protezione civile, industria e istruzione.

Infine, auspicano una maggiore collaborazione tra UE e Stati membri anche in quegli ambiti in cui le competenze sono già condivise (come energia, affari esteri, sicurezza esterna e difesa, politica delle frontiere esterne e infrastrutture transfrontaliere).

Con l’approvazione di questa relazione, il Parlamento dà seguito alle proposte della Conferenza sul futuro dell’Europa, rispondendo alle aspettative dei cittadini per un’UE più efficace e democratica.

Prossime tappe

A fronte della conferma del loro appello a modificare i trattati dell’UE i parlamentari hanno chiesto al Consiglio di “presentare immediatamente e senza alcuna deliberazione al Consiglio europeo le proposte“, spetta ai capi di Stato e di governo convocare una convenzione per prendere una decisione a maggioranza semplice. L’auspicio è che il Consiglio europeo convochi a dicembre una Convenzione per la revisione dei trattati.

La relazione, preparata da cinque correlatori che rappresentano un’ampia maggioranza in Parlamento, è stata approvata con 305 voti favorevoli, 276 contrari e 29 astensioni. La risoluzione che l’accompagna è stata approvata con 291 voti favorevoli, 274 contrari e 44 astensioni.

La presidenza spagnola del Consiglio dovrebbe presentare le proposte al Consiglio europeo di dicembre.

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