Accordo raggiunto sulla revisione normativa EMIR per preservare la stabilità finanziaria dell’UE

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Il 7 febbraio, il Consiglio e il Parlamento hanno raggiunto un accordo politico provvisorio sulla revisione del regolamento e della direttiva sulle infrastrutture di mercato europee. La revisione mira a rendere più attraente e resiliente il panorama europeo della compensazione, a sostenere l’autonomia strategica aperta dell’UE e a preservare la stabilità finanziaria dell’UE.  Il Regolamento europeo sulle infrastrutture di mercato (EMIR) stabilisce norme sui derivati over-the-counter (OTC), sulle controparti centrali (CCP) e sui repertori di dati sulle negoziazioni. La proposta di revisione dell’EMIR contiene diverse misure legislative volte a migliorare i servizi di compensazione dell’UE, in particolare snellendo e abbreviando le procedure, migliorando la coerenza tra le norme, rafforzando la vigilanza delle CCP e imponendo ai partecipanti al mercato di importanza sistemica sostanziale, soggetti all’obbligo di compensazione, di avere un conto operativamente attivo presso una CCP dell’UE.

Il Consiglio e il Parlamento hanno fatto in modo che, nella pratica, le autorità di vigilanza possano applicare processi di vigilanza semplificati, come le procedure di autorizzazione e convalida. L’accordo provvisorio rafforza la cooperazione, il coordinamento e la condivisione delle informazioni tra le autorità di vigilanza e l’ESMA, garantendo allo stesso tempo un’adeguata ripartizione dei compiti con le autorità nazionali. L’accordo rafforza il ruolo dell’ESMA, conferendole un compito di coordinamento nelle situazioni di emergenza pur lasciando alle autorità nazionali competenti i poteri decisionali finali. In aggiunta, l’ESMA sarà informata sulle ispezioni in loco e potrà chiedere di esservi invitata e fornire pareri in un’ampia gamma di settori.

L’accordo provvisorio stabilisce un solido requisito relativo al conto attivo che imporrà a talune controparti finanziarie e non finanziarie di disporre di un conto presso una CCP dell’UE, il che comprende elementi operativi quali la capacità di gestire le operazioni della controparte con breve preavviso, se necessario, ed elementi legati all’attività in modo che il conto sia effettivamente utilizzato (posto che tali conti soddisfino una serie di requisiti tra cui l’obbligo per le controparti al di sopra di una determinata soglia di procedere alla compensazione delle transazioni nelle sottocategorie più rilevanti di derivati di rilevanza sistemica significativa, definite in termini di categoria di derivati, dimensioni e scadenza).

L’accordo politico provvisorio dovrà essere approvato dal Consiglio e dal Parlamento prima di poter seguire la procedura di adozione formale ed entrare in vigore.

I derivati svolgono un ruolo importante nell’economia, ma comportano anche alcuni rischi (come avvenuto nella la crisi finanziaria del 2008, con le debolezze dei derivati OTC). Nel 2012 l’UE ha adottato il regolamento sulle infrastrutture del mercato europeo (EMIR) con l’obiettivo di aumentare la trasparenza dei mercati dei derivati OTC; di attenuare il rischio di credito; di ridurre il rischio operativo. Il 7 dicembre 2022 la Commissione ha presentato una proposta di revisione del regolamento e della direttiva sulle infrastrutture del mercato europeo al fine di rendere il panorama della compensazione dell’UE più attraente. La revisione mira a: razionalizzare e accorciare le procedure che consentono alle autorità di approvare nuove attività o nuovi servizi, nonché modifiche ai modelli di rischio per le CCP, al fine di aumentarne l’attrattiva per i partecipanti al mercato; migliorare la coerenza tra le norme per le banche e altri atti legislativi relativi al settore finanziario. L’obiettivo generale è di consentire, ad esempio, a fondi e compagnie di assicurazione di beneficiare di incentivi (ad esempio requisiti patrimoniali più bassi) in caso di compensazione tramite una CCP dell’UE. Ma, anche, di potenziare la vigilanza delle CCP istituendo gruppi di vigilanza congiunti per determinati compiti, agevolando il monitoraggio dei rischi transfrontalieri per l’UE lungo tutta la catena di compensazione da parte delle autorità dell’UE che fanno parte del sistema di vigilanza finanziaria e conferendo poteri di emergenza al comitato di vigilanza delle CCP dell’ESMA; imporre ai partecipanti al mercato soggetti all’obbligo di compensazione di compensare una parte dei prodotti che l’ESMA ha individuato come di rilevanza sistemica significativa, attraverso conti attivi presso le CCP dell’UE; di rafforzare i poteri delle autorità di vigilanza delle banche e delle imprese di investimento per affrontare rischi di concentrazione derivanti da esposizioni nei confronti di CCP; di semplificare le valutazioni dell’equivalenza ai sensi del regolamento EMIR quando i rischi connessi alla compensazione in un paese terzo sono particolarmente bassi.

 

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