Consiglio UE: Focus su lavoro digitale e politiche sociali

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Il Consiglio dei Ministri del lavoro e degli affari sociali (EPSCO) si riunisce l’11 e 12 marzo, per affrontare una serie di questioni cruciali per il futuro dell’Unione europea.

Tra i temi principali all’ordine del giorno l’approvazione dell’accordo provvisorio raggiunto con il Parlamento europeo sul miglioramento delle condizioni di lavoro dei lavoratori delle piattaforme. Questo atto giuridico dell’UE mira a migliorare le condizioni di lavoro e a regolamentare l’uso degli algoritmi da parte delle piattaforme di lavoro digitali. Il fenomeno del lavoro su piattaforma ha conosciuto una crescente importanza durante la pandemia di Covid-19, diventando un vero motore di innovazione e di crescita occupazionale. Le nuove regole proposte mirano a definire in modo chiaro lo status dei lavoratori digitali e a regolare l’utilizzo dei sistemi algoritmici sul posto di lavoro rendendo più trasparente l’uso degli algoritmi nella gestione delle risorse umane, garantendo che i sistemi automatizzati siano monitorati da personale qualificato e che i lavoratori abbiano il diritto di contestare le decisioni automatizzate. Inoltre, aiuterà a determinare correttamente lo status occupazionale delle persone che lavorano per le piattaforme, consentendo loro di beneficiare di tutti i diritti del lavoro a cui hanno diritto. Il “lavoro su piattaforma” (“gig economy”) è una forma di occupazione in cui organizzazioni o individui utilizzano una piattaforma online per accedere ad altre organizzazioni o individui per risolvere problemi specifici o fornire servizi specifici dietro compenso. Le piattaforme di lavoro digitale si avvalgono di sistemi di monitoraggio e di decisione automatizzati, che comportano il rischio di pregiudizi e di mancanza di trasparenza nell’attribuzione del lavoro e del compenso. Questo aspetto è affrontato dalla direttiva, che in particolare vieta il trattamento di alcuni tipi di dati per determinati scopi e prevede la trasparenza degli algoritmi utilizzati, nonché la supervisione e la revisione umana.

Un altro punto cruciale all’ordine del giorno riguarda il dibattito politico sull’attuazione del Pilastro europeo dei diritti sociali nel contesto del Semestre europeo e delle future politiche sociali. Questo approccio, parte integrante del quadro di governance economica dell’UE, punta a coordinare le politiche economiche e sociali degli Stati membri per promuovere la convergenza, la stabilità economica e la crescita, con un occhio di riguardo alla sostenibilità delle politiche sociali. A dicembre 2023, il comitato occupazione e il comitato politiche sociali (EMCO e SPC) sono stati invitati dalle presidenze dell’UE spagnola e belga a preparare un parere congiunto sulle future priorità politiche dell’UE nei settori coperti dal Pilastro europeo dei diritti sociali. Il parere elenca le principali iniziative dell’UE intraprese da quando il Pilastro è stato proclamato nel 2017 e identifica le aree prioritarie per ulteriori possibili azioni a livello europeo. Tocca inoltre alcuni aspetti relativi alla governance del Semestre europeo come quadro fondamentale per il monitoraggio dell’attuazione del Pilastro.

Il Consiglio è inoltre chiamato ad esaminare i messaggi chiave del Comitato per l’occupazione (EMCO) relativi all’attuazione da parte degli Stati membri della raccomandazione del Consiglio “Un Ponte verso il Lavoro – Rafforzare la Garanzia Giovani”. Tale iniziativa, pubblicata nel 2020, si prefigge di garantire a tutti i giovani sotto i 30 anni un’opportunità di lavoro, formazione continua, tirocinio o apprendistato entro quattro mesi dalla disoccupazione o dalla fine del percorso formativo. I messaggi chiave riprendono le risultanze della sorveglianza multilaterale condotta dai 27 Stati membri e dalla Commissione europea nell’ambito del Gruppo analisi delle politiche (Policy Analysis Group) dell’EMCO nel contesto del Semestre europeo.

Il 12 marzo, i ministri del lavoro e degli affari sociali parteciperanno a un dibattito politico con i ministri dell’economia e delle finanze per discutere degli effetti positivi degli investimenti e delle riforme sociali sulla crescita economica e sulla sostenibilità fiscale. Condivideranno esempi di recenti riforme occupazionali e sociali nei loro Paesi che hanno contribuito ad aumentare il potenziale di crescita. Esamineranno inoltre le modalità per rafforzare la cooperazione tra i Consigli EPSCO ed ECOFIN al fine di valutare meglio l’impatto degli investimenti e delle riforme sociali sulla crescita economica, sulla sostenibilità fiscale e sull’equità sociale nel contesto del Semestre europeo.

 

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