Pacchetto Primavera. Le raccomandazione per l’Italia

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La Commissione ha pubblicato gli orientamenti politici nel “Pacchetto di primavera” del Semestre europeo 2024. Gli orientamenti sono indirizzati agli Stati membri per costruire un’economia solida che garantisca competitività, resilienza e prosperità per l’Unione europea, mantenendo al contempo finanze pubbliche sane pur in un contesto geopolitico complesso.

Nel presentare il Pacchetto di primavera, Valdis Dombrovskis, Vicepresidente esecutivo della Commissione per un’economia per i cittadini, ha detto “L’economia dell’Unione europea ha resistito a una serie di gravi shock e sta migliorando costantemente. Tuttavia, le sfide strutturali di lunga data frenano la competitività europea”. E ha aggiunto: “Il semestre europeo 2024 offre indicazioni per aumentare la nostra resilienza economica complessiva, rafforzare la sostenibilità fiscale e migliorare la convergenza sociale in tutti gli Stati membri. Come Commissione stiamo monitorando la rapida attuazione delle riforme e degli investimenti chiave stabiliti nei PNRR. Nell’ambito del nuovo quadro di governance economica dell’UE, attendiamo di ricevere dagli Stati membri piani strutturali di bilancio nazionali che riducano il debito e il deficit e riflettano le raccomandazioni specifiche paese.”

Il Semestre europeo fornisce il coordinamento politico dell’attuazione del NextGenerationEU (con il PNRR e RRF al centro) nonché dei programmi della politica di coesione.

Il ciclo del Semestre europeo fornisce, inoltre, relazioni aggiornate sui progressi compiuti verso la realizzazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (ESG) dell’ONU e identifica le priorità di investimento per la prossima revisione intermedia della politica di coesione.

 

Raccomandazioni specifiche agli Stati membri

Dopo aver analizzato gli sviluppi economici, occupazionali e sociali di ogni Stato membro e verificato l’avanzamento dei rispettivi PNRR (Country Report 2024), identificando le sfide principali (con particolare attenzione alla competitività), le riforme e gli investimenti prioritari, la Commissione propone raccomandazioni specifiche per paese (CSR) per fornire indicazioni agli Stati membri su come affrontare le “sfide chiave” non affrontate o affrontate solo parzialmente nei Piani di ripresa e resilienza. Le raccomandazioni specifiche per Paese sono suddivise in quattro sezioni: una raccomandazione sulla politica di bilancio, comprese le riforme fiscali e strutturali, se pertinenti; una raccomandazione per proseguire o accelerare l’attuazione dei PNRR e dei programmi della politica di coesione; e, se pertinenti, ulteriori raccomandazioni sulle sfide strutturali presenti e/o emergenti, con particolare attenzione al miglioramento della competitività.

 

Le CSR per l’Italia

Per quanto concerne l’Italia, la Commissione raccomanda al paese di attivarsi nel 2024 e nel 2025 per:  

  1. Presentare tempestivamente il piano strutturale di bilancio a medio termine. In linea con i requisiti del Patto di Stabilità e Crescita riformato, limitare la crescita della spesa netta nel 2025 a un tasso coerente con il posizionamento del debito pubblico su una traiettoria plausibilmente discendente nel medio termine e con la riduzione del disavanzo pubblico verso il valore di riferimento del 3% del PIL previsto dal Trattato. Rendere il sistema fiscale più favorevole alla crescita, con particolare attenzione alla riduzione del cuneo fiscale sul lavoro e in linea con gli obiettivi di sostenibilità fiscale, anche riducendo le spese fiscali e aggiornando i valori catastali, garantendo al contempo equità e progressività e sostenendo la transizione verde.
  2. Rafforzare la capacità amministrativa per gestire i fondi UE, accelerare gli investimenti e mantenere lo slancio nell’attuazione delle riforme. Affrontare i ritardi emergenti per consentire un’attuazione continua, rapida ed efficace del PNRR, compreso il capitolo REPowerEU, garantendo il completamento delle riforme e degli investimenti entro agosto 2026. Accelerare l’attuazione dei programmi della politica di coesione. Nell’ambito della revisione intermedia, continuare a concentrarsi sulle priorità concordate, tenendo conto delle opportunità offerte dall’iniziativa della piattaforma delle tecnologie strategiche per l’Europa per migliorare la competitività.

 

  1. Per attenuare gli effetti sulla crescita potenziale, affrontare le tendenze demografiche negative, anche attraendo e trattenendo i lavoratori altamente qualificati e affrontando le sfide del mercato del lavoro, in particolare per quanto riguarda le donne, i giovani e la povertà lavorativa, in particolare dei lavoratori con contratti non standard.

 

  1. Definire una strategia industriale e di sviluppo per ridurre il divario territoriale razionalizzando le attuali misure politiche e tenendo conto dei progetti infrastrutturali chiave e delle catene di valore strategiche. Affrontare le restrizioni alla concorrenza, in particolare nel settore del commercio al dettaglio, delle professioni regolamentate e delle ferrovie. Da notare, come nella raccomandazione 4 torni, dopo diversi anni di assenza, l’indicazione della necessità di “eliminare le restrizioni alla concorrenza nell’ambito delle professioni regolamentate”.

 Sempre riguardo alle CSR per l’Italia, deve essere evidenziato il considerandum 23 , è presente un richiamo alla crisi demografica in Italia (uno degli Stati membri con la popolazione più anziana, il tasso di natalità più basso e un’età superiore alla media delle donne che partoriscono il primo figlio). Neanche il saldo migratorio pur positivo riesce a compensare la bassa natalità con conseguente riduzione della popolazione in età lavorativa, limitando la crescita potenziale. Gli sviluppi demografici sfavorevoli sono destinati ad aumentare la spesa pensionistica in percentuale del PIL fino al 2040, ulteriormente aggravata dai programmi di pensionamento anticipato introdotti negli ultimi anni. Nel lungo periodo si prevede che la spesa pensionistica si ridurrà progressivamente, anche grazie alla riforma pensionistica del 2011, a condizione che venga attuata integralmente, anche limitando i regimi di pensionamento anticipato.

Il Considerandum mette in luce come il Paese possa stimolare un mercato del lavoro più forte e inclusivo per le donne e i giovani, insieme a una maggiore qualità del lavoro, e contribuire a mitigare la sfida demografica. La stessa migrazione potrebbe essere utilizzata per contrastare il declino demografico, soprattutto nel breve e medio termine, se si semplificherà il riconoscimento dei titoli di studio stranieri, e si introdurrà una strategia globale per attrarre e trattenere lavoratori e studenti altamente qualificati. Al contempo l’Italia deve combattere la fuga dei cervelli. Tutte queste misure contribuirebbero anche a sostenere la convergenza sociale verso l’alto, in linea con l’analisi di seconda fase dei servizi della Commissione basata sulle caratteristiche del Quadro di convergenza sociale (vedi oltre il paragrafo su Quadro di convergenza sociale).

L’efficace attuazione di NGEU e della politica di coesione per un’economia competitiva dell’UE

Come illustrato nei Country Report 2024, il NGEU con gli altri programmi di finanziamento dell’UE hanno sostenuto la ripresa dell’Unione verso un futuro più verde, più digitale, più equo e più resiliente attraverso la creazione di posti di lavoro, il miglioramento della competitività, la stabilità macroeconomica e la coesione territoriale e sociale.

La Commissione ha erogato agli Stati membri oltre 240 miliardi di euro in sovvenzioni e prestiti del RRF per l’attuazione efficace di riforme e investimenti chiave. Inoltre, dall’inizio della pandemia da Covid-19 sono stati erogati oltre 252 miliardi di euro della politica di coesione. La maggior parte degli Stati membri continua a compiere buoni progressi nella realizzazione dei propri programmi di riforma e della politica di coesione (Piani nazionali e Piani regionali di FESR e FSE+ soprattutto). Tuttavia, alcuni Stati membri devono affrontare con urgenza i ritardi e le sfide strutturali che stanno emergendo, per garantire l’attuazione tempestiva degli investimenti e delle riforme incluse nei PNRR. Il Semestre europeo 2024, in proposito, fornisce anche indicazioni agli Stati membri in vista della prossima revisione intermedia dei programmi della politica di coesione.

 

Orientamenti politici per migliorare la competitività

Il Pacchetto di primavera, con le relazioni paese e le raccomandazioni, invita gli Stati membri a intraprendere azioni politiche per promuovere la competitività e aumentare la produttività. A tal fine, nelle CSR gli Stati membri sono invitati a: garantire un contesto imprenditoriale favorevole alla competitività, sfruttando appieno le opportunità generate dal mercato unico, soprattutto per le PMI; migliorare i sistemi di istruzione e sostenere lo sviluppo delle competenze individuali, con un’istruzione e una formazione di alta qualità basate su programmi di studio adeguatamente modernizzati, anche al fine di affrontare la carenza di manodopera e di competenze per garantire la prosperità dell’UE. Inoltre, la Commissione raccomanda di facilitare l’accesso ai finanziamenti migliorando l’allocazione del risparmio e il finanziamento del capitale e agevolando il mercato dei capitali e le forme alternative di finanziamento, soprattutto per le PMI.

Un’ulteriore tema sensibile è quello dell’attuazione di riforme ambiziose per costruire ecosistemi integrati di ricerca e innovazione, concentrandosi ad esempio sulla collaborazione tra scienza e impresa e sul trasferimento delle conoscenze. Infine, le CSR affrontano il tema della transizione verde e digitale che devono essere accelerate sia aumentando l’autonomia, la resilienza e la competitività dell’industria a zero emissioni dell’UE, sia affrontando la carenza di manodopera e di competenze, nonché incrementando gli investimenti pubblici nelle infrastrutture e nelle competenze digitali e affrontando gli ostacoli normativi alla digitalizzazione.

 

Rafforzare la sostenibilità fiscale

Negli ultimi anni la pandemia, l’impennata dei prezzi dell’energia e la forte risposta politica hanno contribuito a un sostanziale aumento del debito pubblico in diversi Stati membri. Il nuovo quadro di governance economica, approvato a fine aprile, fa del 2024 un anno di transizione per il coordinamento delle politiche fiscali nell’UE.

Gli orientamenti e le decisioni in materia di politica di bilancio nel Pacchetto di primavera mirano a rafforzare la sostenibilità del debito degli Stati membri e a promuovere una crescita sostenibile e inclusiva in tutti gli Stati membri. In base alle nuove regole di governance economica, gli Stati membri prepareranno piani a medio termine che definiscono i loro percorsi di spesa e le loro riforme e investimenti prioritari. Il Commissario per l’economia, Paolo Gentiloni, nel suo intervento ha evidenziato che il pacchetto di primavera 2024 giunge in un momento di graduale ripresa economica, ma anche di elevate tensioni geopolitiche e di complesse sfide economiche e sociali. “Dopo quasi quattro anni di clausola di fuga generale, le nostre politiche economiche e fiscali stanno entrando in un nuovo ciclo. Questo non significa “ritorno alla normalità”, perché non viviamo in tempi normali, ma neanche un “ritorno all’austerità”, perché sarebbe un terribile errore”. Occorre concentrarsi su tre aspetti “rafforzare la competitività, accelerare l’attuazione dei PNRR e compiere i primi passi nell’applicazione della nostra nuova governance economica. Gli orientamenti politici di oggi riflettono sia la necessità di prudenza fiscale sia l’immenso fabbisogno di investimenti” dell’UE e dei singoli Stati membri.

Le raccomandazioni specifiche prevedono che gli Stati membri perseguano politiche di bilancio prudenti, assicurando che la crescita della spesa netta nel 2025, e oltre, sia coerente con i requisiti di aggiustamento fiscale previsti dal nuovo quadro di governance. Concretamente, ciò significa che gli Stati membri con un debito pubblico superiore al 60% del PIL o con un disavanzo superiore al 3% del PIL devono garantire che la crescita della spesa netta sia limitata a un tasso tale da porre il rapporto debito pubblico/PIL su un percorso plausibile di riduzione nel medio termine, portando al contempo la spesa delle amministrazioni pubbliche a un tasso di crescita del 3% del PIL.

 

Sorveglianza fiscale

Alla luce della valutazione contenuta nella relazione, l’apertura di una procedura per disavanzo eccessivo è ritenuta giustificata per sette Stati membri: Belgio, Francia, Italia, Ungheria, Malta, Polonia e Slovacchia. Tali procedure saranno avviate nel mese di luglio 2024. Successivamente, nel Pacchetto d’autunno del Semestre europeo (ottobre 2024) per garantire la coerenza con il percorso di aggiustamento definito nei piani a medio termine, la Commissione proporrà al Consiglio raccomandazioni per porre fine alla situazione di disavanzo eccessivo.

 

Valutazione degli squilibri macroeconomici

La Commissione ha valutato l’esistenza di squilibri macroeconomici per i 12 Stati membri che sono selezionati per un esame approfondito nella relazione sul meccanismo di allerta 2024. Nel complesso, dopo il forte shock commerciale del 2022, gli squilibri macroeconomici sono tendenzialmente diminuiti nella maggior parte degli Stati membri. La Grecia e l’Italia, dopo aver registrato squilibri eccessivi fino all’anno scorso, si trovano ora in una situazione di squilibrio e le vulnerabilità sono diminuite, ma rimangono preoccupanti. I rischi di sostenibilità fiscale saranno esaminati in base alle regole di bilancio riformate.

La Slovacchia presenta ora squilibri a causa delle vulnerabilità legate alla competitività dei costi, al saldo con l’estero, al mercato immobiliare e all’indebitamento delle famiglie si sono protratte e l’azione politica non è stata imminente. Germania, Cipro, Ungheria, Paesi Bassi e Svezia continuano a registrare squilibri (non eccessivi).

 

Valutazione delle sfide di convergenza sociale

Nel presente ciclo del Semestre europeo, la Commissione ha effettuato per la prima volta sperimentalmente un’analisi in due fasi della situazione occupazionale, delle competenze e delle sfide sociali in tutti gli Stati membri, un’analisi basata sul Social Scoreboard revisionato e sui principi del quadro di convergenza sociale.

L’analisi di primo livello è contenuta nella Relazione congiunta sull’occupazione (JER – Joint Employment Report) 2024, e riguarda tutti i Paesi membri, mentre un’analisi più dettagliata di secondo livello è stata pubblicata dai servizi della Commissione nel maggio 2024 per sette Stati membri (Bulgaria, Estonia, Spagna, Italia, Lituania, Ungheria e Romania).

 

Gli orientamenti per l’occupazione

La Commissione ha proposto infine, orientamenti per le politiche dell’occupazione degli Stati membri nel 2024, con priorità comuni per le varie politiche nazionali per l’occupazione e sociali, al fine di renderle più eque e inclusive.

Gli orientamenti del 2023 sono stati aggiornati per includere azioni volte ad affrontare le carenze di competenze e di manodopera e a migliorare le competenze di base e digitali. Sono incluse anche le nuove tecnologie, l’intelligenza artificiale, la gestione algoritmica e il loro impatto sul mondo del lavoro. Il Commissario all’Occupazione e diritti sociali, Nicolas Schmit, è intervenuto per specificare il ruolo della Commissione e dei programmi europei per il sostegno agli Stati membri “Negli ultimi cinque anni, la Commissione ha fornito strumenti, sostegno e fondi per aiutare gli Stati membri a creare economie resilienti e inclusive attraverso il Piano d’azione del Pilastro europeo dei diritti sociali.” E ha aggiunto “Sono necessari ulteriori sforzi se gli Stati membri vogliono raggiungere gli obiettivi principali dell’UE 2030 in materia di occupazione, competenze e riduzione della povertà. Il presente Pacchetto di primavera è particolarmente importante perché darà forma alle politiche fiscali, economiche, occupazionali e sociali degli Stati membri nell’ambito del nuovo quadro di governance economica.” Con particolare riferimento alla dimensione sociale, Schmit ha ribadito che essa “rimane centrale nel Semestre europeo ed è integrata nelle relazioni e nelle raccomandazioni specifiche per Paese, al fine di garantire una transizione verde e digitale equa e inclusiva e una competitività sostenibile. In questo contesto, le riforme e gli investimenti che favoriscono la crescita dovrebbero promuovere una convergenza sociale verso l’alto (upward convergence).”

Il primo passo della convergenza sociale è rappresentato secondo il Commissario dalle “Linee guida per l’occupazione che suggeriscono aree chiave su cui concentrarsi nei prossimi mesi. Le gravi carenze di manodopera persistono e devono essere affrontate rapidamente, aumentando l’offerta di formazione, garantendo salari adeguati e condizioni di lavoro attraenti.

La Commissione nei comunicati sul Pacchetto di primavera sottolinea l’importanza di monitorare i progressi compiuti verso il raggiungimento dei target al 2030 europei e nazionali previsti dal Piano d’azione del Pilastro sociale negli ambiti dell’occupazione, delle competenze e della riduzione della povertà.

 

Link per scaricare il Pacchetto di primavera del Semestre europeo 2024

https://commission.europa.eu/publications/2024-european-semester-spring-package_en

 

Raccomandazioni specifiche per Paese: Italia

https://commission.europa.eu/document/download/444c13f5-504e-48db-b2a7-79fc45157621_en?filename=com_2024_612_1_en.pdf

 

Country Report 2024

https://economy-finance.ec.europa.eu/publications/2024-european-semester-country-reports_en