Così il Ministro del lavoro e delle politiche sociali dal palco della presentazione del XIV Rapporto annuale, elaborato dal centro studi AdEPP, sottolineando che “all’interno del bilancio dello Stato, costituiscono un patrimonio a tutela del futuro previdenziale degli iscritti, me inclusa, come professionista”.
“Quando un sistema funziona – ha detto il Ministro – è giusto che questo si interroghi anche su quelli che possono essere tutti gli interventi da fare per mantenere in efficienza il sistema stesso e soprattutto per guardare al futuro”.
“Un futuro nel quale ci sono sicuramente delle sfide e anche delle incognite per il mondo delle professioni e del lavoro in generale. Oggi siamo di fronte ad alcuni fattori che possono cambiare radicalmente il nostro scenario. L’invecchiamento della popolazione, ad esempio, è un elemento che ovviamente si riflette anche sull’equilibrio delle nostre Casse. Ed ancora una volta il mondo delle professioni è lo specchio della società. Ciò che avviene a livello generale nella nostra società, avviene specularmente anche all’interno del mondo professionale. Aumentano i colleghi che sono iscritti alle Casse e agli ordini professionali da più tempo, si allontana l’uscita dal mondo lavorativo e contemporaneamente abbiamo pochi giovani che ne entrano e questo perché non ci sono, non perché non ci sia la volontà di mettersi in gioco”.
“Ci rendiamo conto di quanto i giovani stiano cercando una loro dimensione lavorativa, seppur in un contesto in cui sono cambiate anche le loro esigenze e soprattutto le loro aspettative. Però contemporaneamente da una parte nascono pochi bambini e dall’altra abbiamo una umanità sempre più anziana che manifesta tutta una serie di bisogni, di sostegno e di assistenza a cui voi siete chiamati a rispondere”.
“Inoltre, noi sappiamo quanto l’Intelligenza artificiale stia cambiando il nostro modo di lavorare e di rapportarci al lavoro. Io credo che il vostro Rapporto che si occupa di Previdenza, Investimenti, Welfare e che ha messo i Giovani come un punto centrale, sia assolutamente centrato. Perché i giovani devono essere il nostro punto di riferimento anche per comprendere in che modo accompagnarli per poter vivere la professione e vivere nella professione”.
E dal palco, il Ministro Calderone ricorda la norma sull’autoimpiego contenuta nel Decreto Coesione sostenendo che contempla il futuro delle categorie di autonomi attraverso “la multidisciplinarietà”, perché “è importante stimolare l’aggregazione fra professionisti”.
Ed, infine, il tanto atteso ed annunciato Decreto sugli investimenti. “Lo stiamo ultimando con il Ministro Giancarlo Giorgetti. A breve ve lo consegneremo”.