Gender pay gap. Una legge a tutela delle professioniste

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E’ la Regione Lazio a fare da apripista. La Regione capitanata da Nicola Zingaretti, infatti, ha dato il primo via libera all’unanimità alla proposta di legge  per la parità retributiva tra i sessi e il sostegno all’occupazione femminile.

“Siamo la prima Regione in Italia a mettere nero su bianco che c’è un problema con il lavoro delle donne e a mettere in campo soluzioni concrete – ha detto, presentando la proposta di legge, la presidente della Commissione lavoro, Eleonora Mattia – Le professioniste ogni giorno si alzano e sanno che la loro voce sarà presa meno sul serio, a quelle che quando si sceglie un posto va sistematicamente ad un uomo, anche meno qualificato”.

” Le professioniste guadagnano il 45% in meno dei colleghi uomini. La proposta di legge con 7,6 milioni di euro nel prossimo triennio è una risposta anche alla crisi dovuta alla pandemia che ha colpito duramente l’occupazione femminile”

“Le donne nel nostro paese vivono una situazione di grave difficoltà. Sono le più brillanti negli studi, ma anche le più precarie e meno pagate. Sono loro che svolgono la maggiorate del lavoro di cura in un paese che resiste alla parità sostanziale”, denuncia Enrica Onorati, assessore alle Pari Opportunità del Lazio.

Per il l vicepresidente della Regione Daniele Leodori “Una donna in un’azienda privata guadagna otto laddove un uomo guadagna dieci. È inaccettabile”,

Il testo approvato in commissione si presenta come una legge quadro sul lavoro femminile. Oltre alla parità retributiva ha come obiettivo  l’inserimento e la permanenza delle donne nel mercato del lavoro. Come? Passando attraverso le politiche attive di sostegno, la formazione per le nuove competenze, educazione finanziaria e materie scientifiche e tecnologiche prevedendo anche incentivi alle imprese che assumono donne a tempo indeterminato.

Previsto anche il  sostengo all’imprenditoria femminile e accesso al microcredito.