Un’altra generazione di donne dovrà attendere la parità di genere, è quanto emerge dal secondo Global Gender Gap Index Report 2021 del World Economic Forum che sottolinea come, anche a causa della pandemia COVID-19, la chiusura del divario di genere globale sia aumentata addirittura di una generazione da 99,5 anni a 135,6 anni.
Per Saadia Zahidi (DG e Capo del Centro per la Nuova Economia e Società) “la pandemia di COVID-19 ha sollevato nuovi ostacoli alla costruzione di economie e società inclusive e giuste. I divari di genere preesistenti sono stati amplificati dalla crisi in modo asimmetrico, anche se le donne sono state in prima linea nella gestione della crisi come lavoratrici dei settori socio-sanitari. Infatti, i settori più colpiti dalle chiusure e dalla rapida digitalizzazione sono quelli in cui le donne sono più frequentemente impiegate”.
Inoltre “sulle donne è andata a gravare maggiormente la pressione aggiuntiva del carico di cura familiare. In questo modo, la crisi ha rappresentato uno stop ai progressi verso la parità di genere nelle diverse economie e settori produttivi. Per recuperare il terreno perso nel corso del 2020, saranno necessarie strategie di ripresa sensibili al genere al fine di prevenire danni a lungo termine nel mercato del lavoro”.
“Ci auguriamo che questo rapporto – conclude Saadia Zahidi – serva da richiamo all’azione dei leader per incorporare la parità di genere come un obiettivo centrale delle nostre politiche e pratiche per gestire la ripresa post-pandemia, a beneficio delle nostre economie e delle nostre società”.
Quattro gli ambiti di analisi del report (politica, economia, educazione e salute), con focus sui singoli Paese, Italia compresa.
Per leggere i dati e il Global Gender Gap Index andare sulla pagina AdEPP Europa o cliccare su https://www.adepp.info/2021/04/global-gender-gap-index/