CDC. Distilli “Cresce la sensibilità degli iscritti sul risparmio previdenziale”

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Questo ultimo anno – prosegue Distilli – ha evidenziato la centralità crescente dell’assistenza tra le attività della Cassa e non a caso nel 2020 abbiamo definito circa il triplo delle richieste pervenute rispetto all’anno precedente. A questo proposito siamo in attesa della conclusione dell’iter di approvazione della delibera adottata dall’Assemblea dei Delegati il 6 ottobre 2020 per destinare nei prossimi dieci anni agli interventi di welfare a favore degli Associati una percentuale dell’avanzo di gestione pari al 5% rispetto all’attuale 2%” così il Presidente della Cassa dei dottori commercialisti, Stefano Distilli, presentando il bilancio consuntivo 2020.

Un bilancio che vede la Cassa portare a casa un avanzo corrente che supera i 476 milioni di euro nonché un aumento dei contributi soggettivi “L’aumento dell’aliquota media soggettiva nonostante il periodo di difficoltà – spiega Distilli – è un segnale importante di come stia crescendo la sensibilità degli iscritti rispetto al tema dell’importanza del risparmio previdenziale, come ci dimostra anche il fatto che dei circa 400 milioni di euro di contributi sospesi in fase emergenziale, a fine 2020 fosse già stato versato più del 60%”.

L’incremento dei ricavi da contributi soggettivi e integrativi è dovuto sostanzialmente a due fenomeni: dati più alti per reddito e volume d’affari dichiarati dagli iscritti che sono aumentati rispettivamente del 2,42% (€ 4.512,2 ml dichiarati per l’anno 2019 contro € 4.405,7 ml per l’anno precedente) e dello 0,94% (€ 7.939,8 ml contro € 7.865,6 ml) e incremento dell’aliquota media soggettiva al 13.34% superiore a quella scelta nell’anno precedente e a quanto stimato in fase di budget 2020.

Sul fronte welfare , a far crescere la spesa assistenziale sono state soprattutto le nuove iniziative introdotte dalla Cassa nel 2020 per sostenere gli iscritti in difficoltà a causa dell’emergenza Covid: un totale di 5 milioni e 734mila euro è stato infatti destinato dalla Cassa ai 4.591 dottori commercialisti che nel corso dell’anno hanno fatto richiesta del contributo a sostegno della professione, di quello dedicato ai professionisti con studi in affitto e di quello a supporto dei finanziamenti.

E se da un lato cresce anche il totale erogato per i trattamenti pensionistici che rispetto allo scorso anno segna un incremento del 5,3%, arrivando a un totale di oltre 323 milioni di euro, dall’altro il numero degli iscritti registra un segno positivo con un +1,3% sul 2019, passa da 69.719 a 70.597, mantenendo quindi  un ottimo e sostanzialmente stabile rapporto di 1 pensionato ogni 7,9 iscritti.